Semplici ed essenziali come gli ingredienti.
Tavola e matterello sono le attrezzature tradizionali per fare la pasta all’uovo.
Si parte da un impasto di uova e farina, si stende “a mattarello” e dalla sfoglia ottenuta si ricavano vari formati di pasta.
E’ un metodo unico ed eccezionale perché conferisce porosità alla sfoglia, la giusta consistenza, il giusto spessore e la pasta una volta cotta, assorbe molto di più il sugo rispetto ad una pasta lavorata a macchinetta.
L’uso della macchinetta, anche se permette di ottenere ottimi prodotti freschi fatti a mano, tende comunque a schiacciare i pori della sfoglia e a renderla liscia.
Per questo l’uso del legno è il metodo migliore, sicuramente più faticoso, che richiede più tempo ma una volta assaggiati i risultati si dice sempre che ne vale la pena.
C’è poi chi usa il piano in marmo al posto della spianatoia, sicuramente più pratico e facile da pulire. La superficie rimane più liscia ma con una buona manualità si riesce ad ottenere lo stesso risultato di quello ottenuto con la spianatoia.
La tavola può essere fatta di diversi tipi di legno come betulla, tiglio, abete, ma anche di un buon multistrato .
Ill mattarello in genere è in faggio, legno morbido e leggero, ma può essere anche in ciliegio come quello che usavano le nostre nonne.
Per la lunghezza delle attrezzature io consiglio sempre almeno 80 cm di lunghezza.
Per la pulizia finale utilizzate sempre delle raschiette in plastica o in metallo ma sempre seguendo le venature del legno facendo attenzione a non scheggiarle.
Molti pensano che usando il mattarello della nonna la sfoglia venga perfetta… ,ma non sempre è cosí!
Uno dei segreti per fare una sfoglia perfetta, è che le attrezzature devono essere perfettamente dritte . Spesso le vecchie attrezzature hanno subito deformazione per via dell’umidità, calore, o peggio ancora sono scheggiate ed affossate.
In questo caso le conserveremo come valore affettivo ma non per fare la pasta.
Per controllarle che siano perfettamente dritte, basta far scorrere il matterello sulla spianatoia e controllare che sia perfettamente in contatto con la sua superficie.
L’ antico metodo di fare la pasta, si perde nella notte dei tempi, impossibile dire con precisione quando sia nata la lavorazione della pasta, un pò come per la storia del pane, difficile da identificare la zona d’origine ed il periodo della sua scoperta anche perché l’impasto originariamente era diverso da come lo concepiamo oggi.
Le prime testimonianze probabilmente risalgono alla scoperta di una tomba etrusca a Cerveteri dove all’interno sono stati rinvenuti dei rilievi raffiguranti le attrezzature che utilizziamo oggi per fare la pasta… spianatoia, mattarello e rotellina tagliapasta.
Oggigiorno la pasta, intesa in senso generico (industriale, fatta a mano, fresca o secca ) è considerata come simbolo nazionale ma le contaminazioni che ha subito durante la storia sono incredibili… greche, arabe, etrusche, romane.
Le nuove scoperte tecnologiche hanno permesso di diffondere la pasta italiana in tutto il mondo, anche quella fresca, accorciando le distanze ed allungando lo shelf-life del prodotto ma nonostante tutto , l’antico metodo rimane sempre il migliore…. “Fatto a mano e mangiato al momento”
“La mano è lo strumento degli strumenti ” Aristotele